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2 febbraio: giornata mondiale delle zone umide

Le aree umide rivestono un’importanza fondamentale in quanto contribuiscono a incrementare la biodiversità e a contrastare il rischio legato alle calamità naturali. Tale strategia d’intervento trova attuazione anche nella valle del Lura.

( Cadorago, 02 Febbraio 2017 )

Ogni anno, il 2 febbraio si celebra la giornata mondiale delle zone umide. La data è stata scelta in quanto l’adozione della Convenzione Internazionale per le Zone Umide, firmata nella città iraniana di Ramsar, avvenne proprio il 2 febbraio del 1971.
La ricorrenza internazionale è stata introdotta a partire dal 1996 al fine di sensibilizzare e aumentare la consapevolezza dell’importanza di queste zone. Quest’anno, in particolar modo, si è scelto il motto “Wetlands for Disaster Risk Reduction” per evidenziare il ruolo delle aree umide nella riduzione degli impatti che gli eventi naturali quali inondazioni, siccità e cicloni, hanno sulle comunità, nonché il contributo che questi ambienti forniscono incrementando la resilienza dei luoghi.
Recenti studi scientifici hanno riscontrato un aumento della frequenza con la quale si manifestano le calamità naturali a causa dei cambiamenti climatici, sottolineando come il 90% dei disastri ambientali sono riconducibili al rischio alluvionale. Si calcola che, tra il 1996 e il 2015, i cataclismi abbiano causato 1.350.000 vittime in tutto il mondo, per non parlare del grave danno economico arrecato.
Gli effetti di questi fenomeni possono essere aggravati dalla progressiva scomparsa delle aree umide (dal 1900 si sono ridotte del 64%) e da una loro gestione impropria (ne sono un esempio la canalizzazione dei corsi d’acqua, che conferisce molta più forza al flusso idrico; il deterioramento delle barriere coralline e delle mangrovie dei litorali; la bonifica delle torbiere).
In occasione della giornata del 2 febbraio sono stati organizzati eventi in tutto il mondo, visionabili alla pagina www.worldwetlandsday.org dove è possibile scaricare ulteriore documentazione informativa nonché approfondimenti tematici.
Anche nella valle del torrente Lura vengono declinati questi principi dalla scala globale a quella di sottobacino, in linea con lo strumento di programmazione del Contratto di Fiume “Olona, Bozzente, Lura”. Un esempio pratico è costituito dalle opere di laminazione del torrente Lura, che intendono limitare il rischio legato alle piene a cui sono soggette le popolazioni poste a valle e in particolare nei Comuni di Saronno, Caronno Pertusella, Lainate e Rho.
I lavori, che sono cominciati nel dicembre 2015 e in base al cronoprogramma dovrebbero terminare entro il prossimo autunno, restituiranno alla popolazione un’area naturale rifunzionalizzata, in grado di conciliare l’esigenza di regolare il deflusso della massa idrica eccedente in tempo di piena con la riqualificazione fluviale e la piena accessibilità del luogo.
L’intervento prevede la realizzazione di un’area di fitodepurazione che sarà compresa all’interno del primo invaso di laminazione, oltre a un laghetto permanente alimentato da un pozzo. La creazione di questa zona umida è funzionale ad incrementare la biodiversità e la valenza naturalistica dell’area, che potrà offrire sosta e rifugio a numerosi uccelli e accogliere le ovature delle più comuni specie di anfibi come la rana di Lataste, il tritone crestato, la salamandra pezzata e la libellula. Inoltre le piante acquatiche che intercetteranno il flusso idrico contribuiranno a portare un miglioramento qualitativo delle acque del torrente Lura, filtrandole e depurandole attraverso processi biologici.

A Lomazzo, a pochi passi dall’area oggetto dell’intervento, si trova il Centro per la Biodiversità, che è stato appena rinnovato e che costituisce il Centro visite del Parco del Lura dedicato all’educazione ambientale. Sabato 11 febbraio alcuni volontari si occuperanno dell’allestimento dell’area interna ed esterna, predisponendo gli acquari che successivamente ospiteranno le uova, le larve e i girini delle specie tipiche degli ambienti umidi e che saranno poi rilasciate nei siti da ripopolare. Ci si prenderà inoltre cura del bosco e delle aree circostanti per offrire agli anfibi un ambiente accogliente. L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini desiderosi di dare una mano al fine di rendere questo luogo vivo e partecipato. L’attività si svolgerà dalle ore 10 alle ore 16, con accesso libero. Si consiglia di munirsi di stivali, guanti impermeabili e pranzo al sacco.

Allegati
Il logo della Giornata mondiale delle zone umide 2017
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