Osservando gli andamenti del C.O.D. (Domanda Chimica di Ossigeno) e dell'azoto ammoniacale è possibile definire, oltre al picco principale all'ingresso dell'effluente, anche i contributi degli scarichi non collettati e degli scolmatori di piena.
Alla stazione 3 (a monte di Bulgarograsso), si osservano picchi in tempo di piena caratterizzati da concentrazioni del tutto analoghe a quelle riscontrabili negli altri regimi idrologici, tanto più notevoli se si considera che in tali situazioni il potere diluente del fiume può essere anche 50 volte superiore. Ciò attesta l'ingresso di carichi molto superiori, ossia di reflui non trattati. Viceversa, i picchi alle stazioni 1 (Olgiate) e 7 (Saronno Ospedale) possono essere rilevati soprattutto in regime di magra (nel primo caso) o morbida (nel secondo).
In questi diagrammi si riportano i dati di rilievo effettuati dalla ricerca dell'Università Statale di Milano Bicocca nel corso di una ricerca cofinanziata da Fondazione CARIPLO nel 2007 e segg. la quale ha valutato gli indicatori chimico fisici mediante prelievi ripetuti in condizione di magra, media portata e di piena. I prelievi sono stati effettuati in modo da valutare l'effetto degli effluenti dai tre depuratori (Bolgarograsso, Livescia e Caronno).