Al centro del borgo di Caronno, lungo una sinuosa via fra vecchie corti sorge una piccola chiesa, dall'aspetto esterno non particolarmente significativo. Si chiama S.Maria Nova detta anche della Purificazione.
Merita varcarne la soglia, poiché nella parte absidale si conserva un pregevole ciclo di affreschi (1556) di Giovanni Paolo Lomazzo, che rappresenta la Natività e i Magi.
La pala d'Altare è grosso modo coeva e mostra la presentazione al Tempio di Gesù, opera di Bernardino Campi.
Ci troviamo dunque di fronte ad opere di poco successive a quelle del Luini al vicino Santuario Mariano di Saronno. E l'influsso leonardesco dell'artista milanese è anche qui evidente, anzi, in parte sembra quasi che Caronno abbia tentato di eguagliarsi o almeno ad avvicinarsi all'esperienza di Saronno.
Lomazzo, artista milanese, ebbe un'origine familiare dal borgo omonimo anche se non vi dimorò mai. La sua notorietà è dovuta, oltre che alle arti del pennello, a quella di cronista "critico" ante litteram dell'arte e scrittore non privo di talento. Sono arrivate a noi opere importanti anche per comprendere come fossero visti allora i grandi maestri di quel tempo: fra queste merita citare il "Trattato dell'arte de la pittura, scoltura et architettura e l'Idea del tempio della pittura", scritto fra il 1584 e il 1590, quando ormai era divenuto cieco e impossibilitato a dipingere.