Il progetto che coinvolge Fondazione Lombardia per l'Ambiente , il Consorzio Parco del Lura, Fondazione Minoprio, Cooperativa Corto Circuito Progetto nasce dal Bando di Fondazione Cariplo nel bando "Comunità Resilienti" 2014
Dall'esigenza del Consorzio di contribuire localmente alla definizione di un piano strategico per l'agricoltura della bassa pianura Comasca, in particolare in seguito alla realizzazione di grandi opere infrastrutturali (Autostrada Pedemontana), nasce la proposta di sperimentazione di alcuni meccanismi, processi e strumenti di governance che possano permettere un'evoluzione virtuosa del settore primario nel garantire processi di sostenibilità e resilienza ambientale, economica, sociale. Il progetto Agricol-Lura intende attuare:
- una maggiore sostenibilità ambientale del territorio nel mantenimento dei servizi ecosistemici da parte dei suoli e del patrimonio naturalistico disponibile attraverso il recupero, la valorizzazione e la riqualificazione di terreni sottoutilizzati o degradati e l'avvio, su questi terreni, di colture agricole sostenibili e di pregio;
- la creazione di posti di lavoro e l'avvio di nuove piccole realtà produttive per alcune categorie di soggetti a maggiore sensibilità sociale ed economica, scelti tra coloro che, alla prima esperienza lavorativa o in riqualificazione professionale, propongano e siano in grado di generare nel tempo soluzioni innovative e resilienti per il settore agricolo;
- il potenziamento della capacità alimentare locale attraverso la produzione di alimenti alla base della piramide alimentare umana (cereali, verdure e frutta) e il recupero di varietà locali che siano anche resilienti rispetto ai cambiamenti climatici e alle modificazioni ambientali conseguenti in atto.
Resilienza ambientale e climatica: il progetto punta sulla valorizzazione e rinnovamento del patrimonio agricolo locale, nel quadro evolutivo ambientale e climatico che incide sulla capacità produttiva delle colture. Si è scelto di privilegiare colture e tecniche agronomiche sostenibili (in primis che contengano l'approvigionamento idrico, mantengano la ricchezza organica e la capacità di assorbimento di carbonio dei suoli) e che permettano nel contempo il mantenimento dei complessivi servizi ecosistemici. Questo attraverso il recupero di varietà e tecniche colturali tradizionali e innovative in un'ottica di nuovo adattamento alle prospettive agroambientali in evoluzione.
Resilienza sociale: ricreare un sistema locale pensato come combinazione di reti, di insiemi interattivi di soggetti capaci di esprimere azioni collettive e processi auto–organizzativi in funzione del comune radicamento territoriale. Si solleciteranno le comunità locali, rappresentate dal sistema delle aziende, dei neoagricoltori, dei proprietari e affittuari dei terrieri a creare sinergie per favorire il supporto del settore primario locale in un'ottica di sviluppo del territorio, fondata sulla solidarietà e il mutuo supporto.
Resilienza alimentare: l'obiettivo è di garantire la massima estensione delle aree agricole disponibili per soddisfare le esigenze alimentari delle comunità locali, avviando produzioni agricole differenziate a partire dalle priorità risultanti sia dalla domanda di consumo sia dalla fattibilità agronomica.
1) ricerca di nuovo terre per nutrire il futuro: il Consorzio ha individuato 180.000 mq di terreno agricolo, di proprietà prevalentemente pubblica, che viene concesso in comodato al Consorzio e, alla conclusione del progetto, affidato mediante bando a nuovi imprenditori agricoli.
2) realizzazione di un quadro conoscitivo: analisi del settore primario del territorio del Parco del Lura e valutazione del contesto della domanda e della possibilità di commercializzazione dei prodotti offerti dalle nuove iniziative colturali;
3) individuazione e coinvolgimento dei portatori d'interesse con la predisposizione di strumenti di ricerca, selezione e comunicazione: a) avviso di manifestazione di interesse destinato alle aziende agricole del territorio; b) bando di selezione di 10 neo agricoltori che abbiano completato un percorso formativo certificato in campo agronomico e che abbiano un progetto imprenditoriale agricolo per il territorio; c) strumenti di divulgazione e comunicazione del progetto.
4) avvio del percorso teorico-pratico di formazione e stage dei neo-agricoltori presso le aziende agricole selezionate;
5) sperimentazione di nuove tipologie colturali sui terreni in comodato al Parco e definizione di un piano di lungo periodo per garantire la disponibilità di un paniere alimentare di base sul territorio. Si definisce e si avvia la sperimentazione di colture alimentari utili a garantire il rinnovamento dell'agricoltura a livello territoriale, in un'ottica di sostenibilità e resilienza. Con le aziende agricole partner del territorio, che hanno sottoscritto il Protocollo d'intesa, si procede con la lavorazione dei terreni. Il progetto, prevede, sulla base delle lavorazioni effettivamente avviate, la definizione puntuale di filiere territoriali con individuazione dell'offerta e della domanda, attraverso l'individuazione di circuiti di commercializzazione, che permettano un contesto di sviluppo agricolo territoriale per il futuro.
6) avvio di azioni di supporto alle attività imprenditoriali post-progetto sia sul piano tecnico e amministrativo nella costituzione del soggetto imprenditoriale per accedere a finanziamenti e per la creazione di un business plan. I neo-agricoltori che avranno completato il percorso di formazione e che avranno costituito un soggetto imprenditoriale potranno partecipare ad un bando per l'affidamento dei terreni, per proseguire nell'attuazione delle finalità del progetto.
Nel corso degli incontri con i vari soggetti coinvolte alcune delle Amministrazioni consorziate hanno orientato parte della progettualità di Agricol-Lura alla realizzazione di un sistema a rete di orti urbani nella Valle del Torrente Lura – iniziativa "Orticol-Lura".
Il progetto Agricol-lura infatti ha trovato una ottima sinergia con un secondo progetto attivato dal parco denominato Orticol-lura che prevede la realizzazione di orti urbani nell'ambito del parco realizzando con la stessa regia la costruzione di un "Sistema-orti"
Questo progetto vede la realizzazione di orti urbani su terreni comunali : una altra faccia della resilienza ricercata nel progetto finanziato da Fondazione Cariplo.
Attualmente inoltre è in corso la pianificazioni delle sperimentazioni colturali alimentari da realizzare sui terreni concessi dai Comuni
Per l'anno 2016/17 si è scelto di avviare delle sperimentazioni colturali volte principalmente a valutarne l'efficacia rispetto a condizioni limitanti micro-climatiche, geomorfologiche, pedologiche, si è scelto di sperimentare diverse tipologie varietali tradizionali, utilizzate fino alla prima metà dello scorso secolo nelle aree pedemontane lombarde.
Si sono scelte tipologie colturali che, secondo coltivatori, Consorzi di ricerca e di tutela ed agronomi che lavorano nel territorio, consultati, sono in grado di rispondere alle seguenti caratteristiche:
- richiedere minor apporto idrico e lavorazioni o apporti di sostanze sussidiarie perchè più resistenti a patogeni
- fossero finalizzate ad incrementare la capacità alimentare locale (cerealicoltura per panificazione, farina, orticoltura e frutticoltura)
- non fossero colture così attrattive sul piano dei prelievi, così da limitare i furti.