Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia del 18 marzo 2016, è entrata in vigore la nuova Legge regionale 15 marzo 2016 - n. 4 "Revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d'acqua".
Scopo principale della legge è la tutela dei cittadini e delle attività economiche, attraverso iniziative capaci di mettere in sicurezza il territorio e di intervenire sull'attenuazione del livello di rischio idrogeologico.
La legge specifica e disciplina le attività di competenza di Regione Lombardia riguardanti la difesa del suolo e la gestione dei corsi d'acqua e del demanio idrico nel territorio regionale (art. 3), fra cui, in particolare:
La legge stabilisce, inoltre, gli strumenti utili per assicurare la piena operatività alle attività regionali e il conseguimento degli obiettivi generali di difesa del suolo, gestione del demanio idrico fluviale e riassetto idraulico e idrogeologico del territorio lombardo.
I principali temi che la legge affronta sono:
La realizzazione di interventi di riqualificazione e di rinaturazione dei corsi d'acqua, viene incentivata al fine del miglioramento della sicurezza idraulica del territorio e del perseguimento degli obiettivi di qualità previsti per i corsi d'acqua (art. 20).
La novità principale introdotta dalla legge è il concetto di invarianza idraulica, invarianza idrologica e drenaggio urbano sostenibile (art. 7). Al fine di prevenire e mitigare i fenomeni di esondazione e di dissesto idrogeologico provocati dall'incremento dell'impermeabilizzazione dei suoli e, conseguentemente, di contribuire ad assicurare elevati livelli di salvaguardia idraulica e ambientale, gli strumenti urbanistici e i regolamenti edilizi comunali recepiscono il principio di invarianza idraulica e idrologica per le trasformazioni d'uso del suolo.
Il principio di invarianza idraulica e idrologica stabilisce che sia le portate che i volumi di deflusso meteorico scaricate dalle nuove aree urbanizzate nei ricettori naturali o artificiali di valle non siano maggiori di quelli preesistenti all'urbanizzazione. I principi di invarianza idraulica e idrologica si applicano a tutti gli interventi che comportano una riduzione della permeabilità del suolo rispetto alla sua condizione preesistente all'urbanizzazione.
I Piani di Governo del Territorio devono recepire tali principi all'interno del Documento di Piano e del Piano dei Servizi. I regolamenti comunali, sulla base di criteri e metodi stabiliti da un apposito regolamento regionale, che dovrà essere approvato entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, disciplinano le modalità per il conseguimento dell'invarianza idraulica e idrologica.
Infine, viene introdotto il concetto di drenaggio urbano sostenibile quale sistema di gestione delle acque meteoriche urbane, costituito da un insieme di strategie, tecnologie e buone pratiche, volte a ridurre i fenomeni di allagamento urbano, a contenere gli apporti di acque meteoriche ai corpi idrici ricettori e a ridurre il degrado qualitativo delle acque.
Per consentire ad Amministratori e tecnici di porre quesiti o chiedere chiarimenti sull'applicazione del nuovo regolamento regionale è stata istituita la casella di posta elettronica dedicata: invarianza.idraulica@regione.lombardia.it
"Lura dal Piano Regionale di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) alle Disposizioni di cui alla Lr 4/2016 e relativo Regolamento Attuativo (Art. 58 Bis Della Lr 12/2005)". A questo link gli atti di un seminario organizzato presso la sede del Parco del Lura
Due manuali utili per approfondire la materia, disponibili sul sito dei Contratti di fiume di Regione Lombardia: