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Il Cammino del Pellegrino lungo la Via Romea Francigena nel Parco Lura

Una mappa per un turismo lento che valorizza il territorio

Nasce il "Cammino del Pellegrino" il percorso multidisciplinare lungo il corso del torrente Lura, dove passano anche la via Romea Francigena e le grandi ciclovie europee, creato su misura dagli studenti delle scuole superiori del territorio in co-progettazione con le loro insegnanti e le educatrici e gli educatori di Koinè cooperativa sociale, nell'ambito delle attività di educazione ambientale del Parco Lura.

Lungo le vie storiche, luogo fisico di passaggio di uomini, merci e idee, sono state spesso lasciate tracce significative, sia dirette che indirette, dello sviluppo sociale e territoriale. Investigando, è stato possibile ricercare frammenti di storia e curiosità. Da questo progetto è nata una "mappa bioregionale", ovvero una mappa costruita sul paesaggio della memoria che racconta in sintesi le tradizioni locali, il significato dei toponimi, antiche ricette a base di erbe, flora, fauna e paesaggi della valle del Lura.

Il tracciato coincide in questo tratto del territorio che va da Cassina Rizzardi a Nord fino a Garbagnate Milanese a Sud con l'Eurovelo n. 5, l'itinerario ciclabile europeo che parte da Londra e arriva a Brindisi. Non solo, Eurovelo n. 5 coincide con il tracciato della via Romea Francigena, https://en.eurovelo.com/ev5/italy la via che nel Medioevo aveva lo scopo di portare i pellegrini dall'Europa settentrionale a Roma e per tale motivo è stata denominato anche «Via dei Pellegrini».

Il tratto italiano è conosciuto come percorso nazionale «Bicitalia n.3», in Lombardia come percorso regionale n. 5 e nel nostro territorio si sovrappone al sentiero ciclopedonale n. 1, che attraversa longitudinalmente tutto il territorio del Parco del Lura.

Ripercorrendo la «Via dei Pellegrini» lungo il parco del Lura è possibile leggere un paesaggio che si è formato nel tempo attraverso ​stratificazioni culturali che lo hanno caratterizzato, anche grazie all'aiuto della mappa realizzata dagli studenti.

Gli studenti del Liceo scientifico B.Russell di Garbagnate Milanese, del Liceo scientifico G.B. Grassi e dell'Istituto Prealpi di Saronno e del Liceo artistico F.Melotti di Lomazzo negli ultimi tre anni scolastici sono stati coinvolti nel progetto e si sono attivati nella raccolta di informazioni attraverso indagini territoriali, interviste, rielaborazioni dati, a seconda dell'indirizzo curricolare. Tutto il materiale raccolto è stato archiviato e riassunto in piccole curiosità inserite nella mappa bioregionale, progettata dagli studenti anche nelle sue componenti grafiche. La mappa è stata poi trasformata in una tovaglietta di carta ora disponibile in formato digitale ma che in autunno verrà distribuita nei punti ristoro del territorio a cura del Parco Lura.

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Sintesi dei materiali elaborati dalle classi

Il progetto si è basato su tre filoni di ricerca: quello scientifico con l'esplorazione degli aspetti naturalistici del Parco, quello storico-culturale alla scoperta di tradizioni e curiosità culturali e quello "benefit" ovvero che ha posto l'attenzione sugli aspetti sensoriali, ludici, emozionali.

Ecco cosa hanno elaborato le varie classi:

Liceo Scientifico B. Russell (Garbagnate Milanese)
Grazie al progetto «Culture e Storie di Comunità» sostenuto da Fondazione Cariplo, iniziato a partire dall'a.s. 2017-2018 in una collaborazione tra Parco del Lura e Comune di Garbagnate Milanese, le classi hanno contribuito alla raccolta di documenti orali e iconografici ricostruendo la memoria del territorio attraverso le sue storie ed estrapolare informazioni utili per la nostra mappa bioregionale.

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Liceo Scientifico G.B. Grassi (Saronno) Classe 1^A (a.s. 2019-20)
La raccolta di documenti orali e iconografici sulla città di Saronno si è concretizzata in un lavoro di ricostruzione della memoria del territorio, attraverso ricerche di archivio e interviste agli storici del paese. Questa azione ha favorito il senso di appartenenza e cittadinanza attiva, avviando un processo di mediazione tra passato e presente, che si è concluso nella realizzazione di un gioco itinerante evidenziando i tratti salienti del lavoro svolto.
Liceo Scientifico G.B. Grassi (Saronno) Classe 3^CS (a.s. 2019-20)
Il percorso, nato con l'obiettivo di confrontare le acque del torrente Lura in diversi punti del Parco con quelle trattate dal depuratore di Caronno Pertusella, è stato interrotto causa dell'emergenza sanitaria. Le analisi chimiche sono infatti state effettuate solo parzialmente, confrontando le acque del depuratore con quelle del primo punto di prelievo.
Liceo Scientifico G.B. Grassi (Saronno) Classe 2^AS e 2^DS (a.s. 2019-20)
Il percorso è stato interrotto dall'emergenza sanitaria, così le uscite sul territorio sono state convertite in un gioco di esplorazione interattiva degli habitat del Parco. Durante l'attività gli studenti, a seconda delle loro scelte e attraverso osservazioni ed enigmi, hanno potuto scoprire la biodiversità del territorio, imparando a comprendere le relazioni tra uomo e ambiente.
Istituto Prealpi - Alberghiero (Saronno) Classe 2^IPA (a.s. 2018-19)
I ragazzi sono stati coinvolti nello studio delle caratteristiche delle piante commestibili presenti nel Parco Lura. La presentazione delle tecniche di raccolta delle piante selvatiche e l'uscita sul territorio hanno favorito il riconoscimento per la raccolta. Il percorso si è concluso con lo studio delle tecniche di cottura e la ricerca e realizzazione di ricette con erbe spontanee.
Istituto Prealpi - Turistico (Saronno) Classe 2^IPT (a.s. 2018-19)
L'indagine di aneddoti e curiosità legati agli edifici storici di Saronno e Caronno Pertusella ha portato i ragazzi alla realizzazione di una guida turistica inerente al comune di Saronno e alla progettazione di un gioco interattivo nel comune di Caronno con utilizzo di applicazione e QR-Code.
Liceo Artistico F. Melotti (Lomazzo) Classe 1^F (a.s. 2018-19)
I ragazzi sono stati coinvolti nel riconoscimento della flora autoctona del Parco analizzando le sue caratteristiche, curiosità e usi alimentari, medici, cosmetici odierni e antichi. Tramite erbari, foto e ricerche hanno preparato schede «tecniche» con l'idea di essere raffigurate, in futuro, su tavole botaniche.
Liceo Artistico F. Melotti (Lomazzo) Classe 2^G (a.s. 2018-19)
Studio e prove tecniche di grafica, colore, stile pittorico della mappa del Parco Lura e di alcuni suoi elementi. Progettazione di un percorso sul paesaggio emozionale attraverso ricerca e analisi di poesie inerenti a scenari naturali, al fine di indurre suggestioni e pensieri sulla bellezza della natura.
Liceo Artistico F. Melotti (Lomazzo) Classe 3^F (a.s. 2018-19)
Incontri d'introduzione su classificazione delle fonti e metodologia di ricerca, preparazione alle interviste, cenni storici inerenti al territorio lomazzese e alle sue feste popolari e tradizioni. Ricerca toponomastica sul territorio del Lura.
Liceo Artistico F. Melotti (Lomazzo) Classe 3^G (a.s. 2019-20)
Il progetto si è concluso con la realizzazione della mappa bioregionale del Parco Lura nella quale è stato riassunto il lavoro di tutte le classi. Questa classe, nello specifico, si è occupata di tradurre i testi ricevuti in immagini che, opportunamente rielaborate con programmi grafici, hanno composto la matrice del prodotto finale. Quest'ultimo si è concretizzato in una tovaglietta monouso da distribuire agli esercizi di ristorazione del territorio del Parco.


I Testi raccolti

Bregnano
La Festa dei Ciapp è un'antica tradizione bregnanese festeggiata la prima domenica dopo Pasqua per l'arrivo della primavera. Tra le bancarelle si poteva trovare la "Tiratacca", un nastro di zucchero caramellato lavorato a mano sul posto.

Cadorago
L'origine del nome potrebbe risalire a quando il paese era un piccolo punto di ristoro e cambio cavalli, formato solo da 2 case ("Ca do") e dalla locanda "Locanda del drago". Nella forma dialettale "Ca do drago" venne poi contratta in Cadorago.

Cassina Rizzardi
A Cassina Rizzardi sorge la villa Porro Lambertenghi (XIV secolo). Di interesse storico e artistico, deve il suo nome ai nobili che vi vissero. Nel 1815 Luigi Lambertenghi vi installò la prima filanda a vapore della Lombardia. Il viale dei noci la collega alla valle del torrente Livescia.

Cermenate
In località Montesordo di Cermenate sorgeva nel Medioevo un "hospitalis" retto da frati: si trattava di uno dei tanti ospizi per pellegrini che fiorivano allora lungo le grandi vie di comunicazione.

Caronno Pertusella
Nei pressi di Caronno Pertusella, lungo la Varesina, il duca Gian Maria Visconti fece scavare dei pozzi muniti di lame. I soldati a loro guardia derubavano i nobili per poi gettarli dentro. I nobili erano così costretti a sporcarsi e coprirsi la faccia il più possibile per sembrar poveri e restare illesi.

Garbagnate Milanese
A testimonianza del suo passato agricolo, a Garbagnate Milanese rimangono numerose corti con stalla e fienile. Queste case rurali erano a 2 piani: al piano terra c'era la cucina e il fuoco; al primo piano le camere da letto, collegati tra loro da una scala esterna che veniva percorsa anche in inverno.

Guanzate
In una notte del 1859, anni di guerra e di fame, i ladri entrarono nella casa del Parroco, gli rubarono quel poco che aveva e si cibarono della sua cagnetta di nome Coscienza. Scoperto l'accaduto il parroco, durante la Messa, disse con dolore: "Chi da Guanzaa m'han mangiaa la Cuscienza col cugiaa". Ecco da dove proviene il nomignolo Mangiacuscienza che dà il nome al periodico di Guanzate.

Lainate
Villa Litta di Lainate, villa di delizie, è caratterizzata da un particolare ninfeo. Stendhal ne scrisse: "Il giardino è pieno di getti d'acqua fatti apposta per inzuppare gli spettatori. Posando il piede sul primo gradino di una certa scala, sei getti d'acqua mi sono schizzati tra le gambe". Quel gradino prese il nome di "Gradino di Stendhal".

Lomazzo
Il cotonificio Somaini è stato il primo ad essere costruito lontano dall'acqua poiché, tra le innovazioni, vi fu l'uso del motore a vapore (alimentato a carbone). Tra i "reperti" della fabbrica vi è un libro con 100 canti: durante le ore lavorative non si poteva parlare perché ritenuto motivo di distrazione, così si cantava per liberare la mente e tenersi vigili.

Rovellasca
A Rovellasca, dove ora sorge il parco del Burghè, vi era una Zocca. Essa serviva come punto di raccolta d'acqua piovana. La memoria della Zocca è legata ad un illustre personaggio che qui nacque: Giovanni Battista Grassi. Si narra che proprio i suoi ricordi d'infanzia legati a quello stagno lo spinsero ad occuparsi della malaria.

Rovello Porro
Durante la seconda guerra mondiale i Rovelatt (i commercianti di Rovello Porro), alle luci traballanti delle lanterne, contrabbandavano il riso per Saronno fin sotto ol rù (il letame).

Saronno
L'antica Osteria dell'Angelo fu una stazione di posta destinata alla sosta dei pellegrini e dei mercanti, i quali, percorrendo lunghi tragitti, necessitavano di un luogo dove rifocillarsi e far riposare i cavalli. Casa Morandi prende il nome dall'ultimo gestore dell'osteria.

Tritone
Il Tritone crestato prende il nome dalla cresta che il maschio sviluppa sul dorso durante la stagione degli amori. È un animale raro e a rischio estinzione. Tra i progetti del Parco c'è quello di favorirne la riproduzione tramite la realizzazione di pozze, alcune delle quali si possono trovare al Centro della Biodiversità di Lomazzo.

Gambero di fiume
Uno dei passatempi preferiti dai bambini era quello di andare coi nonni a pescare i gamberi nel Lura. Ci si muniva di un sacco di juta posto a pelo d'acqua e si camminava lentamente lungo la riva per farli entrare. Oggi è una specie protetta a rischio estinzione.

Falsa ortica
Della Falsa ortica purpurea, in campo culinario si possono usare sia i fiori che le foglie. Largamente impiegata in passato, dimenticata nel corso del tempo, ora sta tornando sulle nostre tavole. Un esempio è dato dalle Linguine con crema di falsa ortica, pistacchi e chevre.

Rosa canina
La Rosa canina contiene vitamina C in quantità 50-100 volte superiore agli agrumi tradizionali. Per tale motivo, durante la Seconda Guerra Mondiale fu fornita ai bambini in mancanza di disponibilità di agrumi.

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(foto di Archivio Parco del Lura)
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